Celeste


Il colore della leggenda, il colore dei sogni

Celeste è Bianchi, Bianchi è Celeste

In un mondo affollato di loghi, in competizione per svettare e catturare un secondo in più del nostro sguardo, è raro incontrare un elemento, un colore, capace di parlare alla gente, di racchiudere in se stesso una realtà fatta di passione, di pagine indelebili, di grandi imprese. Il Celeste Bianchi è proprio questo.

Il colore di Bianchi è rimasto unico ed inconfondibile, pur viaggiando nello spazio e nel tempo: dall’azzurro pallido che accompagnava i voli del Campionissimo Coppi, alle ultime incarnazioni fra sfumature di celeste e verde fluorescente. Fermati a bordo strada o in un caffè, ad inseguire con gli occhi il plotone dei professionisti o l’ultimo gruppo di commuter che ritornano a casa dal lavoro: se scorgi Celeste, sai che c’è Bianchi. Non serve nemmeno avvicinarsi: basta quel colore, che ti sembra di conoscere da sempre.

Celeste è Bianchi, Bianchi è Celeste. Per chi ama le due ruote, Celeste è sinonimo di storia e tradizione, passione e velocità. E, ovviamente, di vittorie. Ma da dove arriva questo Celeste, e cosa ha fatto di questo insolito colore un simbolo?

Le origini del colore

Molte sono le storie all’origine della leggenda. Alcune più romantiche, altre decisamente più pragmatiche. Forse la più semplice è che ad ispirare la nascita del Celeste sia stato nient’altro che lo straordinario colore del cielo in una mattina milanese, sopra la fabbrica Bianchi.

I più romantici raccontano che Edoardo Bianchi, il fondatore dell’azienda, regalò una bicicletta alla Regina Margherita di Savoia, alla quale insegnò anche ad utilizzarla. Stregato dal colore celeste dei suoi occhi, Edoardo avrebbe scelto di regalare quel colore al telaio della sua bicicletta.

Tanto fu lo stupore e l’emozione di quel regalo che – dice la leggenda – la Regina concesse ad Edoardo l’uso dello stemma reale, che da allora caratterizza il telaio di ogni bicicletta Bianchi.

Ma esiste anche una versione più concreta. In un mercato dominato per gran parte dal colore nero, Edoardo Bianchi inventò un colore insolito, caratteristico ed inconfondibile partendo da una fornitura di vernice militare in eccesso, in tonalità fra l’azzurro ed il grigio chiaro. Da questa miscela sarebbe nato il colore di Bianchi.

E da dove arriva il nome “Celeste”? A partire dal latino “Caelestis”, che significa celestiale, paradisiaco, i fatti che portarono alla scelta del nome si perdono – come la nascita del colore stesso – fra leggenda e mito.

Passione Celeste

In ogni storia esiste un fondo di verità, così si dice. Una cosa è certa: Bianchi è orgogliosa di essere nota nel mondo per il suo colore, tanto quanto per il suo stesso nome. È per questo che in Bianchi celebriamo la “Passione Celeste”, per la nostra storia fatta di tradizione italiana e di prestazioni che il Celeste porta con sé. Perché ogni giorno, in ogni respiro ed in ogni bicicletta che realizziamo, noi siamo Celeste.